Banda (Orchestra di fiati)
I Vespri Siciliani (Ouverture)
Ouvertüre zu "Die sizilianische Vesper"
Info
Nel 1854 Verdi si trovava a Parigi per scrivere, su commissione del teatro dell’opera, I vespri siciliani (1855). Il compositore era piuttosto insofferente alle esigenze del “Grand opéra” alla francese, ritenendolo troppo restrittivo ed artificioso: “Quando avrò finito sarò ben contento. Un’opera all’Opéra è fatica da ammazzare un toro. Cinque ore di musica?…Hauf!” Il compositore francese Hector Berlioz scrisse, dopo la prima rappresentazione, un articolo sul "Journal des débats", nel quale si legge tra l'altro: "Bisogna convenire che ne I vespri siciliani l'intensità penetrante dell'espressione melodica, la varietà sontuosa della strumentazione, l'ampiezza, la poetica sonorità dei pezzi d'insieme, il caldo colorito che si vede brillare dappertutto e questa forza appassionata, ma lenta a manifestarsi, che forma uno dei tratti caratteristici del genio di Verdi, danno all'intero lavoro un'impronta di grandezza, una sorta di maestà sovrana più marcata che nelle produzioni teatrali precedenti dell'autore."Nell'ouverture, ampio capolavoro di irruenza e cantabilità, si ritrovano la tenerezza e la muscolatura delle prime esperienze del "Risorgimento" italiano.